È dalla parola fede che ha inizio questa storia.
La pallacanestro a Torino nasce in un oratorio, un luogo di fede, ed è la fede la qualità principale che accompagnerà e condurrà questa realtà sportiva in tutto il suo cammino scosceso.
L’intuizione di Don Gino Borgogno, un salesiano amante del basket, ha fatto in modo che nascesse una forte passione e un’ammirabile fede in tutta la città piemontese.
La squadra di Torino ha raggiunto numerose soddisfazioni come la finale di Coppa Korac o la vittoria della Coppa Italia nel 2018. Le emozioni e le gioie che hanno calpestato il parquet, però, sono state affiancate da ostacoli, sbagli e difficoltà. Nel corso degli anni la realtà torinese ha dovuto lottare per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati e spesso è caduta e ha dovuto ricominciare.
L’esperienza porta con sé il peso di commettere errori, ma la forza in grado di rialzarsi è la peculiarità che ha da sempre caratterizzato questa città.
Oggi Basket Torino non rinuncia ad impegnarsi ed è pronta a rialzarsi, perché non tirando mai a canestro la possibilità di sbagliare non esiste, rischiando e provandoci invece si può commettere un errore, ma si può anche segnare.
Qualcuno ha creduto in questa squadra, ha creduto che quella palla sarebbe entrata, ha insistito e il suono del ferro piano piano è sparito.
Perché è così che funziona, bisogna continuare a crederci.