"Perchè è bello andare a vedere la Reale Mutua Torino", by Gemelli Viberti

29 set 2023

Torna la rubrica "Pillole di Storia - Eroi e stelle del basket torinese" a cura dei gemelli Giorgio e Paolo Viberti, penne storiche dello sport torinese e non solo.

Ecco il primo episodio che apre la seconda stagione della rubrica.

PERCHÉ È BELLO ANDARE A VEDERE LA REALE MUTUA TORINO
Appassionati torinesi e piemontesi di basket, venite al Palasport Gianni Asti a vedere la Reale Mutua Basket Torino! No, non è uno spot pubblicitario, ma l'accorato appello di due innamorati della palla a spicchi, magari un po' d'antan ma dal palato fine. Perché questo invito, vi chiederete? Semplice: perché Torino anche quest'anno ripropone l'identità e l'immagine offerte la scorsa stagione, confermandosi un gruppo di giocatori veri, brillanti, tenaci, generosi, spesso anche protagonisti di schemi spettacolari e belli da vedere, che lottano fino all'ultimo canestro, che non si danno mai per vinti (le rimonte sono ormai diventate un marchio di fabbrica), che antepongono sempre il collettivo alle iniziative personali, che sanno esprimere insomma uno spirito di squadra e un approccio alle partite diventati persino più preziosi del risultato poi ottenuto sul parquet. Per dirla con le parole del filosofo: il cammino è quasi più importante della meta da raggiungere. In tutto questo c'è naturalmente la mano inconfondibile di coach Franco Ciani, un professore di basket e un maestro di vita oltre che un punto di riferimento nella società gialloblù. Anche grazie a lui De Vico è sempre più calato nella parte del leader e del Capitano, il nuovo centro Cusin si è rivelato un baluardo sotto canestro con buoni punti nella mani e sufficiente autonomia a dispetto dell'età non più verdissima, Ghirlanda è già una rivelazione, Schina un giovane maturato in fretta e bene, Vencato un rompicapo per i playmaker avversari, Poser un lungo atipico con ampi margini di miglioramento, Kennedy un americanino imberbe ma impertinente dalle tante soluzioni offensive, l'ultimo arrivato Thomas un giocatore duttile e concreto che saprà conquistare sempre maggiore fiducia dai compagni non appena si sarà potuto inserire al meglio nell'organico, infine Pepe può confermarsi il funambolo che conosciamo soprattutto se riuscirà sempre a mantenere la calma e la lucidità necessarie nei momenti più difficili del match. Sinceramente non credo che la Reale Mutua parta tra le squadre favorite per salire in Serie A1: tante sono le corazzate che hanno potuto ingaggiare pezzi da novanta grazie a budget doppi, tripli o persino quadrupli rispetto a Torino. Ma varrà comunque la pena venire a tifare gialloblù perché non si uscirà mai dal Pala Gianni Asti a fine partita con la sensazione che la squadra di Ciani non abbia fatto tutto il possibile e anche di più per spuntarla. E' questa la nuova identità della Reale Mutua Torino, già abbozzata l'anno scorso e consolidata in questa stagione appena iniziata: una squadra di gladiatori che non si arrendono mai, che si buttano su ogni pallone, che lottano, sudano, strepitano, sperano, sognano e soffrono insieme, e poi, anche in caso di sconfitta, a fine partita vanno sempre sotto gli spalti e nel parterre per stringere le mani del pubblico, sicuri di aver dato tutto sul parquet. La Reale Mutua Torino è così: bella e divertente! Quando gioca vale la pena esserci.

 

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